La vicenda che ha coinvolto le lavoratrici e i lavoratori del Poli ci lascia sconcertati e ci appare un chiaro monito a non abbassare la guardia dinanzi alla compressione dei diritti che questo difficile momento sta ulteriormente evidenziando. Apprendiamo che la direzione dei supermercato Poli di Rovereto ha deciso di decurtare dalla busta paga dei suoi dipendenti l’equivalente di quindici minuti di stipendio relativi alla mobilitazione di protesta del 13 marzo, quando i dipendenti sono usciti dal punto vendita per denunciare il mancato rispetto da parte dell’Azienda delle misure di contingentamento delle entrate e di sicurezza disposte per evitare il contagio. Le verifiche effettuate dalle forze dell’ordine intervenute sul posto hanno accertato la legittimità delle richieste imponendo il rispetto dell’ordinanza ministeriale. Esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro sentito ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori del Poli e a tutti i dipendenti della piccola e grande distribuzione che non solo in questi giorni, senza sosta, stanno provvedendo a garantire i beni di prima necessità alla cittadinanza e che, spesso, con senso civico e responsabilità sono anche costretti ad incrociare le braccia per difendere se stessi, le proprie famiglie e gli stessi clienti. Se la parte datoriale non provvede alla sicurezza di chi lavora ed è inadempiente verso il rispetto delle normative vigenti, la legge consente a chi lavora di astenersi dal proseguire la propria attività senza dover subire alcuna penalizzazione economica. La decisione assunta dalla direzione dei supermercati Poli è illegittima e certo non fa onore ad un’azienda che vanta un notevole fatturato annuo. Bene fanno i sindacati a parlare di ritorsione contro i lavoratori e per questo come Federazione Trentina del Partito della Rifondazione Comunista ricordiamo che il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici a tutelare la propria e l’altrui salute non può essere sanzionato. Chi lavora ha tutto il diritto di denunciare, almeno simbolicamente per soli quindici minuti, le condizioni di insicurezza in cui si trova ad operare.


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